Grazie a ctsnotizie per questa importantissima notizia.
Informazione e Salute è un binomio imprescindibile: è un diritto del cittadino essere informato su tutto ciò che riguarda la salute, è necessario, difatti, che soprattutto la gente comune acquisisca più informazioni possibili per meglio difendersi, per adottare stili di vita equilibrati, per far prevenzione, per meglio agire.
A questo proposito abbiamo intervistato il dottore Giovanni Alberti, medico estetico e dello sport.
D- Dr. Alberti , cosa ci può dire del “Corso di comunicazione giornalistica per medici” a cui lei ha da poco partecipato con la SIME
(Società Italiana di Medicina Estetica)?
R- “E’ stata un’esperienza molto positiva e lei sta mettendo subito alla prova se sia stato produttivo; ci sono state spiegate e dimostrate praticamente varie tecniche della comunicazione sia in Tv che alla radio che logicamente per la carta stampata anche se lì poi si è tirato in ballo l’importanza dell’addetto ai titoli che devono attrarre ma anche riassumere quello che poi sarà il contesto dell’articolo. Importante quindi sarà il linguaggio, chiaro ed incisivo senza paroloni tecnici o comunque che vanno spiegati, la postura così come i movimenti e le espressioni el viso, se siamo di fronte ad una telecamera, così come il tono valido sia per la tv che per la radio”.
D- Logicamente fondamentale sarà l’argomento di cui si parla, lei a tal proposito cosa ci dice?
R- “Abbiamo notato l’importanza di ribadire un concetto, che per noi è chiaro, ma su cui spesso il pubblico ed i giornalisti fanno confusione, ovvero la distinzione tra medicina e chirurgia estetica in quanto, seppure il fine ultimo, ovvero il benessere psicofisico del paziente, sia lo stesso, sono differenti i sistemi in quanto classicamente la chirurgia è più invasiva con tempi di recupero più lunghi mentre la medicina estetica usa cure più soft, con un’invasività minima, che non necessitano normalmente di tempi di recupero se non
minimi”.
D- Quali sono i trattamenti più richiesti di medicina estetica?
R– “Rughe, lassità cutanea e inestetismi del collo e del décolleté sono tra le parole che risuonano maggiormente negli studi dei medici estetici; per intervenire in modo efficace sulla lassità cutanea, oggi l’avanzamento in campo tecnologico ha reso possibile, senza l’utilizzo del bisturi, miglioramenti che un tempo erano solo un sogno. Parliamo in questo caso di ultrasuoni microfocalizzati, che risultano essere uno dei trattamenti di medicina estetica più richiesti
dalle donne, ma anche dagli uomini, grazie alla garanzia di un tempo di recupero nullo. L’innovazione sta nella capacità di indurre la sintesi di nuovo collagene da parte dei fibroblasti, provocando un effetto lifting graduale nel tempo, rendendolo così un trattamento non invasivo e naturale”.
D – Ma per chi volesse rimodellare la propria forma senza ricorrere al bisturi?
R- “Sono sempre di più le persone che cercano soluzioni per rimuovere accumuli adiposi localizzati e per ridefinire i contorni del proprio corpo preferendo
alternative non invasive e anche senza liposuzione si possono ottenere risultati significativi, ma è importante rivolgersi a professionisti seri e capaci di individuare la soluzione più adatta per ogni caso, evidenziandone i vantaggi ma anche i limiti. Una tra le metodiche più efficaci è la criolipolisi: questo trattamento si avvale di un dispositivo che ha la funzione di raffreddare la cute fino ad una temperatura vicina a -8° per un periodo compreso tra 30’ e 70’. Le cellule adipose , che sono le più sensibili, vanno incontro ad apoptosi, ovvero morte cellulare, ed ad un processo infiammatorio controllato che ne permette il riassorbimento nei successivi sessanta-novanta giorni. Le zone più richieste da trattare e che hanno dato ottimi risultati sono le cosiddette maniglie dell’amore, addome e culotte de cheval ma anche il doppio mento”.
D- Dottore Alberti abbiamo parlato di adipe e cellulite ma per chi volesse cancellare smagliature e cicatrici?
R- “Nel 2008 è stato pubblicato uno studio effettuato dall’Università di Pavia su più di 2.000 pazienti che sono stati sottoposti alla biodermogenesi per il trattamento di smagliature bianche (quindi, già in fase cicatriziale). Tale studio ha dimostrato che la biodermogenesi è in grado di indurre una notevole rigenerazione delle smagliature che – in seguito ad esposizione solare – si abbronzano in maniera analoga al resto della pelle non interessata da questi inestetismi, dimostrando una rigenerazione cutanea a livello delle strie. In seguito, sono stati condotti studi anche sulle capacità della biodermogenesi di ripristinare la tonicità di diverse aree del corpo e di contrastare le rughe e anche in questi casi i risultati sono stati positivi, così come nel trattamento delle cicatrici post-chirurgiche e delle cicatrici derivanti da ustioni.
La biodermogenesi può essere definita come un trattamento combinato che sfrutta un’associazione fra radiofrequenza e campi magnetici: attraverso dei manipoli vengono trasmessi dei lievi impulsi elettrici, capaci di stimolare i fibroblasti (le cellule del derma), spingendoli a sintetizzare nuove fibre elastiche e nuovo collagene”.
D- Come possiamo sapere a quali medici affidarsi?
R- “A tal proposito con la SIME, ma anche con TME (il sindacato per la Tutela dei Medici Estetici), ci stiamo battendo perché la medicina estetica, seppur non sia una specializzazione vera e propria, venga riconosciuta insieme alle scuole che ci formano chiedendo ai vari Ordine dei Medici l’istituzione di appositi elenchi che garantiscano la preparazione del professionista; in vari ordini già questo riconoscimento è stato ottenuto tra cui proprio quello di Palermo in cui io faccio parte della Commissione per la Medicina Estetica”
Paola Carella